Nella vita di qualsiasi professionista che produca contenuti, analisi, consulenze, arriva il momento in cui, incidentalmente o meno, si scopre di essere stati copiati.
Le prima sensazione è un fastidio: si è stati in qualche modo “derubati” del proprio lavoro, poi si analizza il perché succede e ci si accorge che il motivo è uno solo:
Questo rende la copia positiva, oltretutto se il tuo stile è riconoscibile il tuo “pubblico di riferimento” ti riconoscerà anche nella copia e considererà il copiatore alla stregua di un tuo seguace poco intelligente.
Ho nella mia storia professionale, vari aneddoti di copia di analisi, presentazioni e materiali di lavoro vari. Uno dei più divertenti mi fu comunicato per telefono, da un cliente ignaro:
Un’agenzia con cui avevo lavorato prendeva pezzi di mie analisi di altri software e le “copiaincollava” liberamente in altre analisi proprie.
Una pratica sconsiderata perché le mie analisi sono molto “tailored” sul cliente e un’analisi errata può causare più danni che benefici se mal trasposta.
Ma direte voi: “beh ma prenderanno spunto con cura, stando attenti ai dettagli”.
E invece no, copiarono anche i contatti così com’erano e il loro cliente chiamò me per avere spiegazioni sull’analisi. Io naturalmente di primo acchito, caddi dal pero.
Spiegai al loro cliente la situazione e scrissi una mail all’agenzia, avvisandoli che avevano un problema. Non ci fecero una bella figura.
E voi avete un aneddoto che riguarda i plagi, le copie, le “ispirazioni troppo dettagliate” in cui siete incorsi?