Quando ero un ragazzo, la fantascienza sembrava vicina: poi c’è stato il buio, la scienza pareva essersi fermata a riflettere.
In realtà si sono fatti passi giganti in alcuni ambiti, ma la crescita esponenziale della tecnologia non ha portato le modifiche alla società che ci si aspettava.
Vediamo comunque a che punto siamo e quanti secoli di pazienza dovremo avere ancora.
1. Energia
Siamo ancora lontani dal raggiungere il primo livello della Scala di Kardašëv e per essere in linea con la Federazione Unita dei Pianeti dovremmo essere intorno al 2,5.
L’energia è il grande problema del pianeta attuale: ancora basata su combustibili fossili e con ancora poche reali alternative ad essi.
Il salto potrebbe realizzarsi con nuove tecnologie basate sul nucleare a fusione, le cui ricerche iniziano a dare risultati soddisfacenti e che potrebbero diventare produttive ottimisticamente in 10-20 anni.
2. Esplorazione spaziale
Abbiamo solo il pianeta “A”, e ce ne mancano centinaia anche solo per arrivare al primo abbozzo della Federazione. Il sogno spaziale sembrava essersi interrotto dopo il primo uomo sulla luna, e relegato alla stazione spaziale ISS.
Ultimamente si parla di tornare sulla luna e di andare anche su Marte, potremmo forse avere una “promessa” di planet-B tra qualche secolo, ammesso che i nostri scienziati possano avere le capacità necessarie a terra-formarlo.
Certamente la presenza delle corporation nello spazio migliorerà la velocità in cui conquisteremo lo spazio: manca secondo me ancora una società mineraria spaziale.
3. Società
Siamo lontanissimi dall’essere una civiltà unita in diritti ed intenti, lontani da essere uniti in una federazione delle nazioni sul pianeta, figuriamoci una di più specie aliene, siamo ancora fortemente capitalisti.
In Start Trek la situazione è molto diversa: Jean-Luc Picard spiega che “l’economia del futuro è piuttosto diversa: il denaro non esiste nel XXIV secolo, l’acquisizione della ricchezza non è più la forza motrice delle nostre vite. Noi lavoriamo per migliorare noi stessi e il resto dell’umanità”
4. Tecnologia
Alcuni aspetti tecnologici ci avvicinano un po’ a Star Trek, altri emettono i primi vagiti:
Il “ponte ologrammi” è realizzabile in minimum viable product con il metaverso in realtà virtuale e un po’ di Intelligenza artificiale.
Non abbiamo il teletrasporto, e temo che non lo avremo per molto tempo.
Abbiamo dei prototipi di stampanti 3D di cibo e di cibo realizzato artificialmente, questo potrebbe essere l’antesignano del replicatore di cibo.
Non siamo ancora in grado di viaggiare più velocemente della luce.
In medicina, siamo lontanissimi, forse la radioterapia è la clava preistorica degli strumenti che vediamo in Star Trek.
Conclusioni
Abbiamo ancora tanta strada da fare, come umanità, per toccare le stelle.
Ci vorranno secoli o forse millenni per arrivarci, se non ci estingueremo prima.
Nel frattempo dovremo diventare più consci del nostro potere autodistruttivo e porvi rimedio, rendendo l’unico pianeta che abbiamo un paradiso: diamoci tutti da fare.