Un problema frequente che può capitarvi come consulente, è che il progetto per cui collaborate, sia organizzato in maniera approssimativa e con gli strumenti sbagliati.
Ovviamente imporre il proprio modo di lavorare ad altri, quando si è la minoranza, è difficile, ma potete fissare comunque col cliente, i requisiti minimi indispensabili per poter lavorare assieme.
I miei sono i seguenti:
Una board, kanban, scrum, metodo vattelappesca, in cui siano elencati:
I task, chi li fa, entro quando, come, a chi si deve rivolgere in caso di problemi.
Un sistema di messaggistica asincrono come Slack o Discord, in cui tutti i componenti del team del progetto siano raggiungibili per messaggio e in casi necessari in audio/video/condivisione schermo. No, whatsapp non va bene.
Le e-mail e Meet/zoom/teams vanno centellinate e usate soltanto per membri esterni al progetto che non possono aderire per qualche motivo agli altri strumenti a disposizione.
Qualora il cliente fosse recalcitrante su alcuni strumenti fategli presente che le ore che perderete altrimenti, saranno in fattura: si ricrederà prontamente.
Con gli strumenti adatti inoltre, educando agli stessi i vostri compagni di progetto, tutto andrà più rapidamente, si avrà traccia di tutto e si potrà quindi lavorare con serenità ed efficienza.
Il cliente stesso tenderà ad accorgersene ed inizierà ad utilizzare gli strumenti ovunque, consigliatelo pure con i vostri preferiti quando raggiungerete questo step.
Io prediligo strumenti leggeri e con poca necessità di studio all’imbarco, per progetti leggeri utilizzo abitualmente Monday, Slack, e la suite google.
Per progetti più complessi occorrerà probabilmente qualcosa di più complesso come Jira: decidete pure di volta in volta se il cliente non usa già qualcosa.
Qualora il cliente usi degli strumenti a voi sconosciuti non siate recalcitranti e studiate per non farvi trovare impreparati.
Buona organizzazione di progetto.