Ho parlato spesso dei benefici del full remote working, del mio south working in Sicilia, di quanto tutto diventi più a misura d’uomo senza l’obbligo di dover andare in ufficio in una grande città.
Alcuni aspetti del lavoro in remoto però possono essere oscuri, e così come occorre che i processi aziendali siano certi e trasparenti all’interno dell’azienda, così occorre che si definiscano limiti e regole certe all’interno del nucleo famigliare e nella cerchia degli amici.
Le incombenze inattese durante il remote working iniziano sempre con una frase, che deve essere il vostro campanello d’allarme: visto che sei a casa…
Visto che sei a casa puoi fare la lavatrice, stendere i panni, ritirarli?
Visto che sei a casa puoi andare tu a fare la spesa? E mi faresti anche queste commissioni?
Visto che sei a casa passo da te che ti devo mostrare l’auto nuova, così ci facciamo un giro.
Visto che sei a casa passo un momento, così parliamo di quel mio progetto di esportare la piadina romagnola.
Visto che sei a casa, mi puoi tenere i cani e i bambini stamattina?
Tutti queste richieste significano che all’interno della vostra cerchia di contatti, non hanno capito bene che voi a casa lavorate.
Ora non dico di essere totalmente assenti in casa e di non fare nessuna cortesia, ma durante le ore lavorative queste cose devono essere ridotte al minimo. Partecipate pure alla gestione della casa nelle ore che vi restano, come se foste andati in ufficio. Avrete comunque qualche ora libera in più, avendo evitato gli spostamenti.
Ribadite costantemente a parenti ed amici che voi a casa lavorate, non siete lì a poltrire e a fare le parole crociate.
Questa sfida personale, tenuta nel cuore della vostra vita familiare, è più difficile di quella simile per i processi lavorativi in azienda. A volte sarete troppo indulgenti, a volte cederete a compromessi. Non fatene una regola però o la vostra vita lavorativa andrà male e quella familiare di conseguenza.
E voi come affrontate la vostra famiglia nel lavoro da casa?