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Umorismo

Una caratteristica delle persone sui social, è quella di prendersi spesso troppo sul serio.

L’assenza di una comunicazione verbale, con le sue peculiarità e sfumature, lascia poco intendere l’intento umoristico di una frase e, quanto più si considera importante l’interlocutore, quanto più si offende.

Dammi, o Signore, il senso dell’umorismo,

concedimi la grazia di comprendere uno scherzo,

affinché conosca nella vita un po’ di gioia

e possa farne parte anche ad altri.

Frammento di “Preghiera del buonumore” di Tommaso Moro

Questo frammento di preghiera, giunto da poco agli onori della cronaca perché citato da Papa Francesco nella trasmissione di Fabio Fazio, dice una grande verità: bisogna comprendere gli scherzi, e riderne.

Gonfiarsi come un pavone e partire con il “ma lo sai chi sono io?” causerà soltanto maggiore ilarità e perfino scherno: si rischia di mettersi alla gogna da soli anziché far semplicemente una risata tutti insieme.

Personalmente sono una persona assai giocosa: rido spesso, cerco di far ridere e accetto gli scherzi: questa mia indole mi ha spesso favorito nei rapporti sociali, ed anche sui social, nonostante la comunicazione sui social è molto più delicata.

Dal vivo infatti è molto semplice per l’interlocutore capire che sto ridendo con lui e non di lui. Sui social può nascere facilmente qualche incomprensione in prima battuta.

Chi infatti non ha comunicato tramite tastiera per decine d’anni, si trova privo degli strumenti necessari a capire l’ironia e l’umorismo, se non “spiegate” con profusione di emoji.

E a volte anche queste didascaliche amiche di tutti i giorni, non vengono considerate dal “io sono io e voi non siete un cazzo” di turno, troppo preso dal proprio ego per leggere sotto traccia quello che gli viene detto.

La mancanza d’umorismo pare essere diffusa egualmente nei social, ho notato che non cambia molto tra Facebook e LinkedIn per esempio, nonostante il carattere teoricamente più serioso di quest’ultimo.

Chiariamo un concetto: non è che per l’auto-gogna di turno, il malcapitato subirà chissà quale incrinatura nel proprio Personal Branding, ma risulterà comunque “quello antipatico che non sa accettare gli scherzi” per qualcuno, che si trasformerà da opportunità a ostacolo, sia pur minimo.

Quindi il mio consiglio è “amici ridiamo insieme, divertiamoci, che in fondo queste piattaforme, sono principalmente uno svago”.

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