Una superstizione comune agli sviluppatori è senz’altro quella di credere alle coincidenze: “ho iniziato a usare quella libreria perché per una coincidenza l’ho vista usare a tizio e caio”, “il recruiter dell’azienda che mi piace mi ha contattato: vedi che coincidenza?”, “stavo impazzendo a presso ad un bug, arrivi tu e lo risolvo subito! Che coincidenza!”
La libreria la stavi già cercando: poi ne hai vista una che risponde alle tue esigenze.
Il recruiter ti ha visto che stalkeravi la pagina aziendale: e sei un profilo interessante.
Semplicemente ti eri fissato sul bug ed è bastata una minima distrazione a resettarti il pensiero e vederlo subito.
Le coincidenze esistono quasi soltanto nei viaggi ferroviari ed anche lì si rischia di perderle: abbiate coscienza di essere voi a plasmare il vostro destino ed eviterete grosse delusioni quando la coincidenza che state aspettando sarà un treno dritto in fronte.
Esserne consci vi consentirà oltretutto di sfruttare le coincidenze di chi ci crede: “che coincidenza, sono proprio la figura di cui hai bisogno in questo momento”.
Il lavoro dello sviluppatore di software appare come pura logica e quindi ci si aspetta che chi lo fa non si lasci travolgere da superstizioni e fatalismo.
Nella mia esperienza invece ho visto di tutto: sviluppatori che non lavoravano di venerdì 13, ho visto far benedire un computer, ho visto scegliere i task della todo list con una roulette da casinò, ho visto rinunciare ad un rilascio perché un agente di commercio, noto menagramo, era entrato in un ufficio.
Ho visto un team sostenere che una donna programmatrice portava sfortuna.
Per favore lasciate queste cose alle botteghe degli pseudomaghi e tenetele lontane dall’informatica.
Vedrete che andrà tutto bene.
Al limite tenete con voi un amuleto.