Nelle narrazioni aziendali c’è sempre qualche elemento che, non avendo in simpatia qualcuno, si vanta di averlo fregato, scaricandogli un lavoro scomodo o peggio.
Tutto questo chiaramente deve essere considerato inaccettabile. In azienda può esserci competizione, anche antagonismo, ma certi comportamenti tossici in stile “io te la faccio pagare” non devono esistere.
Entra quindi in essere un processo, conscio o meno, di management: dovete sempre avere presente gli spigoli che si incontrano nel vostro team e smussarli o comunque farli incastrare senza che nessuno resti ferito.
Per quanto possiate essere bravi in questo lavoro, accadrà che comunque un soggetto in cerca di rivalsa ne combini una, più o meno grave, a discapito di un altro.
Qui starà a voi decidere se e come intervenire, io ho sempre ecceduto in severità in questi casi e ancora mi interrogo sulla correttezza delle mie azioni.
Simili situazioni possono capitare anche fuori dal team: consulenti che mettono in dubbio processi aziendali per vendere qualcosa e lucrarci sopra, fornitori che mettono zizzania per avere più spazio in azienda etc.
In questi casi non abbiate alcuna pietà o rimorso e rimuovete la fonte di tossicità con un colpo netto, se ne avete il potere, o rivolgetevi a chi può farlo chiarendo le cose.
Purtroppo negli anni dell’edonismo reganiano fu diffusa la cultura dell’arrampicamento ad ogni costo in azienda e nella società, al punto da considerare simili bravate eventi positivi.
Quegli anni per fortuna sono passati, lasciando soltanto rovine ed ora possiamo ricostruire, partendo dall’etica, anche in azienda.