Pochi giorni fa, ma è un copione che ho già visto interpretato diverse volte, mi è stato chiesto: “ma con l’ai non potremmo usare i nostri dati per fare delle previsioni commerciali migliori?” ho chiesto naturalmente, di vedere i dati e mi è stato dato accesso ad un PhpMyAdmin secolare, con password e username da barzelletta del mondo IT.
Subito mi si è mostrata evidente la vera necessità di innovazione del cliente: altro che AI, qui serve migliorare, e molto, in tutto il settore IT, nella gestione e nella sicurezza dei dati, nella infrastruttura.
Bisogna però riuscire a spiegarlo senza essere liquidati dal solito: “ma ha sempre funzionato bene così”.
Ho deciso quindi di iniziare mettendogli paura: lo so, sembra una brutta cosa, ma alla fine si elencano solo problemi reali: “aspettati una bella multa dal garante, non appena ti ruberanno i dati e li esporranno in pubblico, visto che non sono difesi in alcun modo, oltre che è facile cancellarli come rubarli, li hai i backup?”
Il cliente decide di approfondire, terrorizzato dalla mia mail precedente, e all’intervista vengono fuori varie decine di problemi, problemi che l’intelligenza può risolvere, non quella artificiale.
Il software è oltre l’obsoleto, non è documentato, non sono previsti recovery in caso di crash, non ha i backup automatici, i pochi backup che ci sono esistono per l’iniziativa di qualcuno.
Il team IT è a corto di staff e fa più che altro assistenza ai PC aziendali.
Occorre un discreto investimento e un refactoring dei processi aziendali prima di quelli del software, altrimenti con nuove tecnologie e vecchie idee ci si ritroverà nella stessa situazione di prima.
Il periodo non è dei migliori per un’industria con le bollette attuali e i margini ridotti: il cliente deve comunque trovare le risorse necessarie ed allocare il relativo budget, si è reso conto che non è possibile rimandare più.
Una crisi informatica in un periodo di crisi, rovinerebbe per sempre l’azienda.
Inizio con un piano di messa in sicurezza minimo: il cambio delle password, l’aggiornamento dei sistemi dove possibile, la segregazione dei database raggiungibili solo dal software o da connessioni privilegiate.
Soltanto un primo passo verso una lunga strada che porterà l’azienda a innovarsi.
Quando tutto sarà modernizzato, ad un livello attuale, e i processi interni aziendali avranno seguito quelli informatici, potremo anche valutare quella grossa e vecchia mole di dati e fare delle previsioni.