Siamo nel 2021. Non è possibile che le persone possano morire ancora per una fuga di gas. La tecnologia attuale deve impedirlo, deve essere una priorità.
I tragici fatti di Ravenusa hanno turbato anche me: perché tutti noi non abbiamo fatto abbastanza, la tecnologia c’è e possiamo imporla alla politica e ai gestori.
Le case devono essere dotate di allarmi, collegati centralmente a gestori e forze d’intervento.
I dati di erogazione delle centrali del gas devono essere analizzati in realtime in cerca di una eventuale perdita da parte di un’AI appositamente addestrata. Questo comporta anche un risparmio per il gestore che può ridurre le fughe a tempi minori, risparmiando gas.
La medesima AI in formato mignon, può controllare i nostri contatori e informarci tempestivamente in caso di consumi anomali in casa.
Una delle cose per cui la rete 5G è stata creata è proprio la gestione di reti IOT molto vaste.
Quando i nostri politici parlano di sicurezza usano come esempio solo dei poveri migranti, che parlino di sicurezza reale per i cittadini: una sicurezza che si può ottenere, che può salvare vite oggi.
Le reti devono servire anche a questo: non a farci vedere meglio la partita e a uploadare più rapidamente i video su TikTok.
Diamo la priorità a questo genere di dispositivi IOT, quelli che possono salvare la vita. Poi chiaro: la lampadina che si accende da sola e il termostato intelligente comandato dall’app dello smartphone fanno piacere.
Diamo la priorità alla vita, quando implementiamo la tecnologia nel mondo.