Oggi discutevo con un collega, ritrovatosi con grossi problemi di implementazione di un software dopo aver fatto varie sessioni di analisi con il cliente.
L’analista si lamentava del fatto che il cliente non aveva approfondito o aveva addirittura tralasciato importanti step del processo in discussione.
La prima regola è che il cliente mente sempre.
Magari non lo fa consapevolmente, magari crede di sapere come funziona la propria azienda nel dettaglio ed invece non è così, o forse pensa di risparmiare qualcosa lasciando delle parti nel limbo dell’ignoranza.
In carriera mi sono abituato a condurre in azienda una vera e propria investigazione sui processi.
Una volta che il “capo” li ha descritti, vado a sentire la campana degli esecutori, quelli che fanno il lavoro sporco, spesso seguendo i processi reali, come realmente sono e non come li immagina il vertice dell’azienda.
Sentito tutti faccio una bozza preliminare dei processi e torno dal management.
Loro stessi saranno stupiti di non aver capito come funziona la loro azienda finora.
Esamineremo i processi e la logica per cui vengono eseguiti diversamente insieme.
L’informatica farà cambiare qualcosa: dovremo attuarla accontentando tutti il più possibile o il processo digitale fallirà miseramente.
Quindi improvvisatevi detective, e fate le analisi basandovi su prove e non supposizioni.
La vostra analisi sarà così precisa, senza sorprese e l’implementazione sarà esclusivamente questione di tecnica.
Senza brutte sorprese.