Sento spesso qualcuno arrabbiato sui social, che decide di farla pagare ad un cliente a suo parere inadempiente, passando alle vie legali.
Io non sono contrario a coinvolgere nel processo di consulenza e in quello aziendale un avvocato, ma è decisamente meglio prevenire che curare.
La prima cosa in cui puoi davvero chiedere aiuto ad un avvocato è nella stesura del contratto: un contratto “perfetto” tenderà ad evitarti la maggior parte delle seccature.
Il contratto può essere di tipo standard, valido per la maggioranza dei clienti, oppure personalizzato per il singolo cliente (si suppone sia uno grosso a cui potete accollare anche la spesa intera del contratto)
Il contratto deve stabilire tutto, dai termini di pagamento, ai motivi di rescissione, alle eventuali penali tra le parti.
Il contratto dovrete rispettarlo per primi.
L’avvocato può essere utile anche in un eventuale recupero di crediti.
Se avete un contratto la leva per riavere i vostri soldi sarà maggiore.
Non chiedetemi informazioni complete su queste cose: mi faccio pagare sempre e soltanto in anticipo.
Infine l’avvocato può essere molto utile se la difficoltà (e la colpa) è nostra: potrà fungere da intermediario col cliente arrabbiato e giungere ad una pacifica risoluzione: può capitare e non ci si deve deprimere a non essere perfetti.
Inoltre ultimamente il parere legale per i progetti informatici, web, AI, big data riguardo alle scottanti problematiche che riguardano la privacy e la gdpr, l’etica delle intelligenze artificiali e la loro esplicabilità operativa, la conservazione di dati e le norme di sicurezza, sono diventate esigenze fondamentali e non rimandabili.
Tutte cose utilissime da fare e prevedere in anticipo, prima di andare dall’avvocato furiosi e impreparati.