In questi due giorni sono stato all’AWS summit Milano 2022, un po’ per seguire gli interessanti talk, un po’ per fare networking e conoscere dal vivo persone sempre viste solo nel virtuale.
Sono stato onorato della presenza fisica del Prof. Roberto Marmo, che già conoscevo in virtuale e con cui avevo fatto anche delle live sull’intelligenza artificiale. Intervista ad Imprenditore Vero
Ho inoltre conosciuto di persona Damian Gomez, che ha collaborato a Wardrome quando era molto giovane. Spero che la sua attuale professionalità derivi anche dalle maledizioni passate sullo spaghetti code del gioco.
Colpevolmente non ci siamo fatti un selfie: avevamo troppe cose da raccontarci.
La sede del Milano Convention Center era appropriata e il calendario fitto di eventi: io ho seguito principalmente la “corsia verde” dell’intelligenza artificiale.
Notevole la democratizzazione degli strumenti portata avanti da Amazon con convinzione e grandi mezzi.
C’era anche un’area relax e giochi, ho battuto qualcuno a scacchi, mi perdoni se se l’è presa un po’.
Ampio spazio che purtroppo non ho approfondito molto (era tutto piuttosto affollato e conservo un po’ di ipocondria post-covid) alle auto da corsa, simulate, giocate, in modelli e vere.
L’organizzazione era impeccabile e lo staff premuroso. Qualcuno si lamentava dell’assenza di gadget, spesso distribuiti in manifestazioni simili.
Il networking era un po’ faticoso per via del rumore, per fortuna I talk erano amplificati da ottime cuffie personali che lo staff sanificava di volta in volta.
Tra i talk che mi hanno impressionato di più quello su Sagemaker Studio, che consideravo come un Jupiter Notebook ed invece è molto di più e vari casi di uso con numeri da fantascienza come quelli di Enel e di ASPI.
Ho inoltre dialogato con gli esperti AWS nei punti dedicati, hanno dimostrato grande competenza e professionalità anche a scomode domande sui costi.
L’esperienza è stata positiva e ci tornerò l’anno prossimo.