In ogni lavoro, alcuni diranno che è un’usanza italiana ma io penso che tutto il mondo sia paese, ci sarà un “collega” che non vi farà concorrenza lealmente, ma criticando il vostro lavoro, parlando alle vostre spalle, sminuendo i vostri successi e le vostre esperienze.
Questo genere di persone assolutamente tossiche, non vanno di solito prese in gran considerazione, la vostra reputazione dovrebbe bastare a difendervi dagli attacchi gratuiti.
La prima caratteristica di personaggi simili è infatti l’assoluta mediocrità: non dovete dimostrare niente a loro e nemmeno agli altri: se qualcuno cade nelle loro trame meschine e si rivolge a loro, ne avrà certamente un danno ingente.
Inoltre non aver avuto uno stupido per cliente vi gioverà senz’altro.
Qualora le accuse però dovessero diventare pubbliche (è molto raro che simili serpi si manifestino in tal modo, ma possibile) e la vostra reputazione ne possa in qualche modo perdere, raccogliete con dovizia ogni prova e testimone e rivolgetevi immediatamente ad un legale, portate in giudizio il mediocre, facendogli pagare il suo errore.
Una volta conclusa la causa date massimo risalto alla cosa, in modo che nessun altro abbia a riprovarci.
Il comportamento da tenere invece con eventuali dubbiosi è il solito: siate sempre i professionisti migliori che potete, siate chiari nelle esposizioni e negli intenti, fate personal branding scevro da infamie e critiche ai concorrenti.
Io personalmente ritengo che la concorrenza non esista: ogni consulente serio può dimostrarlo.
Quindi senza arrivare al “non ti curar di loro”, gestite questi problemi con nonchalance senza porvi troppi pensieri a riguardo.
Perdere tempo nella realizzazione dei propri obbiettivi per dare ascolto a calunnie infatti, sarebbe il vero delitto.