L’AI prenderà sempre più piede nel campo della salute personale: i dispositivi wearable stanno già controllando il nostro stato di salute, si accorgono se cadiamo, se abbiamo il battito accelerato. Sono in grado di chiamare autonomamente i soccorsi. Ma parliamo di semplici applicazioni deterministiche.
L’avvento prossimo venturo dell’AI nella gestione della nostra salute rappresenta prima di tutto un problema di gestione del dato: finché i dati restano sul dispositivo, questi non rappresentano un rischio per la nostra privacy, quando verranno trasferiti, sia pure anonimizzati, sulla cloud, spostamento necessario per addestrare un’AI, vari problemi di gestione malevola del dato potrebbero diventare evidenti.
Ma questo spostamento, necessario, potrebbe portare tanti benefici e salvare molte vite umane. Riflettiamoci insieme.
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