Emergono domande cruciali e insidiose nel labirinto del dibattito contemporaneo sull’intelligenza artificiale. Ci troviamo di fronte a tensioni tra le aspettative di una società sempre più tecnologizzata e le complessità intrinseche a questa nuova forma di conoscenza.
Chi dovrebbe essere chiamato a rispondere quando un prodotto di questa intelligenza provoca danni o si comporta in modi imprevisti? È l’artefice o l’utente il responsabile?