Formalmente la pianificazione dei tempi non fa necessariamente parte dell’analisi del software: alcuni analisti, ben sapendo la variabilità di simili previsioni, demandano il tutto al Project Manager che seguirà il progetto in futuro.

Io ho sempre trovato che una stima di massima vada comunque data al cliente che deve essere preparato a quello a cui va incontro. Il cliente non è necessariamente un informatico e non deve sapere nulla di come funziona il lavoro: se non gli diamo almeno una stima dei tempi e dei costi potrebbe sottostimarli e buttarsi in un progetto che non è in grado di affrontare.

Il bello di questa parte è che possiamo tranquillamente sovrastimare: il nostro è un salvagente per il cliente, meglio che sia grande.

Per disegnare un GANTT occorre un software: ce ne sono migliaia più o meno professionali ed alla fine è spesso questione di gusti personali a far ricadere la scelta in uno o nell’altro. 

Per i progetti di questo blog occorre un software con funzionalità di base e gratuito, quindi ho deciso di usare Stakepoint

Lo trovate anche nell’app store apple se avete un Mac.

Prima cosa ricopiate nelle risorse del progetto i vostri attori e assegnate ad ognuno un costo orario.

Poi scorrete il vostro documento capitolo per capitolo e assegnate un tempo ad ogni task per ogni attore (se volete scrivetelo nel capitolo, io solitamente segno direttamente nel o nei GANTT): se più attori sono coinvolti in un task ricordate di aggiungere il 40% del tempo in più ad ogni task di ogni attore coinvolto: le persone fanno riunioni, chat, aggiornamenti, telefonate, email etc. quando lavorano assieme.

Completati tutti i capitoli come singoli task del GANTT metteteli in relazione sovrapponendoli dove le risorse non sono in conflitto o mettendoli di seguito dove non lo sono.

Ecco il documento finale dell’analisi, incluso il diagramma GANTT e un preventivo sommario dei costi. 

Non resta altro da fare se non preparare la presentazione finale.