50 anni fa l’umanità toccava per la prima volta il suolo lunare.
Io lo venni a sapere qualche anno dopo, sono nato nel 1970, e stranamente da piccolo non ho mai voluto fare l’astronauta. Leggere sull’enciclopedia di casa dell’evento però mi fece appassionare alla tecnologia, alla fantascienza e ad una delle caratteristiche del mio carattere che mi piacciono di più: il sogno.
Da piccolo mi sembrava che andare su Marte sarebbe stata una cosa scontata e noiosa, ma ad un certo punto abbiamo smesso di sognare, e tristemente con i piedi per terra, ci fermammo.
Io no, io insisto: ma torniamo alla storia.
50 anni fa l’umanità, rappresentata da Armstrong, Holdrin e Collins (dall’orbita), toccava per la prima volta il suolo lunare.
Una gran parte del merito di questo successo fu di una macchina: Il poderoso Apollo Guidance Computer, dotato di un hardware che oggi non sembra essere spettacolare:
- 2048 words of RAM. La “word” era di 15 bits di dati e quindi la RAM totale era di 3840 bytes.
- 69,120 bytes di ROM
- Velocità massima di circa 85.000 istruzioni al secondo.
- Dimensioni: 24″×12.5″×6″.
- Peso: 31,75 Kg.
- Alimentazione: 2.5A a 28V DC
Il software fu scritto, sotto la guida di Margaret Hamilton, direttamente nell’assembler dell’AGC, di cui è disponibile un emulatore software all’indirizzo:
https://github.com/virtualagc/virtualagc
Sono disponibili su github anche i codici scritti per la missione all’indirizzo:
https://github.com/chrislgarry/Apollo-11
Attenzione: il software è stato scannerizzato dai listati originali conservati al Museo del Mit e contiene probabilmente degli errori. Potete correggerli voi stessi proponendo le vostre modifiche.
Esiste perfino un simulatore in javascript che potete trovare su
http://svtsim.com/moonjs/agc.html
Fate vedere quanto sforzo ha previsto lo sbarco di un computer sulla luna ai vostri amici scettici. Buon git clone a tutti!
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