Oggi si è presentato il blocco dello scrittore: non so che scrivere, non ho la minima idea di cosa scrivere: quindi che fare?
Mi sono preso il costante impegno di scrivere sul blog ogni giorno.
Quando ho saltato per una breve vacanza ad Agrigento, ho recuperato scrivendo tre articoli in un giorno solo.
Sono fiero di me: potrei diventare davvero costante.
Ma oggi ho il blocco dello scrittore: che faccio, salto?
Non sia mai. Scrivo proprio del blocco. E scrivendone, lo vinco.
Succede anche nella programmazione: guardi il codice e ritieni di non poter continuare. La soluzione è la medesima: scrivi codice, anche brutto, anche inutile, anche lontano dall’essere soddisfacente.
L’appetito vien scrivendo e presto le dita inizieranno a lavorare come sono abituate, ti dimostreranno che sanno fare anche se tu, in fondo, hai il blocco dello scrittore, sei contrario in un certo senso.
Vale per qualsiasi blocco credo: non hai voglia di fare una cosa, ti sembra pesante, una spada di Damocle sulla tua testa, ti dà perfino fastidio pensarla. Falla e ti libererai del blocco. Alla fine sarai perfino contento di te stesso e di come hai affrontato il mostro nell’armadio.
Il mostro nell’armadio quando avevo quattro anni mi faceva una paura terribile. Terrificante. Ne ero terrorizzato. Ma Zorro no, Zorro era coraggioso. Quindi indossai il costume di carnevale di Zorro che avevo a portata di mano, era periodo, e spalancai l’armadio con in mano il fioretto: Il mostro, quel gran codardo, era già scappato.
Questo racconto alla fine porta una morale da Project Management: quando una cosa ti annoia, ti dà fastidio, vorresti e potresti rimandare, falla e basta. Il fastidio scomparirà e la tua timeline ne gioverà moltissimo.
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