Presentati
Sono Gabriele Gobbo, ho un secondo nome che è Geza e spesso credono sia il mio cognome. Presumo pensino che Gobbo sia il nome! Sono un docente e consulente in comunicazione digitale e speaker di eventi legati alla tecnologia. Ma sono qui con te per la mia vocazione di divulgatore di cultura digitale, con la piattaforma FvgTech.
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Cos’è FvgTech?
FvgTech nasce come trasmissione televisiva nel 2018 su una rete privata regionale, ma abbiamo subito capito che il prodotto era a suo modo innovativo e toccava argomenti poco trattati sulle tv generaliste e l’abbiamo esportata nel resto d’Italia.
Abbiamo quindi via via ampliato l’offerta e aggiornato il format fino a quello odierno che vede un mio avatar digitale parlare in modo semplice di argomenti complessi con l’ausilio di un esperto diverso ogni puntata.
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Da lì poi sono nati diversi spin-off che hanno fatto diventare FvgTech una piattaforma di divulgazione della cultura digitale con trasmissioni radio, eventi, pubblicazioni cartacee e le immancabili dirette social.
Oggi il programma viene distribuito in Syndication e significa che diverse emittenti private possono mandarlo in onda sulle proprie frequenze e periodicamente se ne aggiungono di nuove.
Tutto rigorosamente per spirito divulgativo e sempre gratuitamente per il pubblico.
E tu invece cosa altro fai nella vita?
Nasco come grafico pubblicitario e all’inizio di internet ero in prima linea con le sperimentazioni. Oggi nel mio curriculum mi autoriassumo così:
“Consulente e docente in digital marketing, divulgatore della cultura digitale, speaker di eventi e conduttore radiotelevisivo.”
Gabriele Geza Gobbo
A livello professionale curo e seguo strategie digitali per aziende nazionali ed estere, personaggi dello spettacolo e del mondo sportivo. Sul lato formativo in questo periodo sono docente a contratto allo IED di Milano (Istituto Europeo di Design), all’ENAIP di Gorizia e collaboro con l’università Europea di Roma in alcuni corsi e tengo dei seminari per istituzioni pubbliche.
Ma la cosa più bella che faccio ogni giorno è essere padre di un bambino di quattro anni, che adora venire a trovarmi in ufficio e io adoro portare in giro all’aria aperta. Un bel connubio!
Sai che la mia fissa è “cambiare il mondo un millimetro alla volta” tu fai qualcosa a riguardo?
Ti conosco bene e so che hai fatto diversi millimetri, ma anche io non sto con le mani in mano.
La parte divulgativa ad esempio non ha padroni, famiglie o collegamenti aziendali, la faccio come dico io, quando e dove voglio io sempre in modo trasparente e indipendente.
Portare la cultura digitale presso chi non è digitalizzato o informatizzato è una mia fissazione!
Inoltre supporto e collaboro con diverse realtà pro bono.
Che bias hai incontrato nella tua professione?
Quali non ho incontrato, oserei dire.
Seppure il “digital” ormai potremmo dire che è il passato, continuo ad incontrare aziende e persone che dicono “il digital non funziona” e ovviamente il motivo è che non hanno ancora trovato la persona giusta che glielo faccia funzionare.
Ma poi sai che mi diletto anche con il debunking e adoro parlare di bufale e insegnare come riconoscerle. Quindi direi che la vita non è più fatta a scale ma è fatta a bolle, ognuno di noi ha la sua e ognuno di noi deve studiare e impegnarsi per uscirne.
Se può, deve far uscire anche gli altri.
Come si fa a partecipare al programma FvgTech?
Bisogna essere amici di Ricardo e contattarlo su MySpace!
Scherzi a parte, alcuni ospiti li incontro io per caso o magari mi attirano i loro contenuti, altri ci contattano tramite i social o il sito e altri ancora ci vengono segnalati. Non abbiamo limiti, filtri o sbarramenti.
Chiunque abbia competenza di un argomento è il benvenuto.
E invece come si fa a contattarti professionalmente?
Sono restio a condividere i miei contatti diretti perché purtroppo il tempo è davvero limitato e le giornate per ora sono di sole 24 ore, ad ogni modo sono sempre pronto a valutare qualsiasi proposta mi giunga e sono presente praticamente su tutti i social, sarò ben felice di leggere chi scoverà il modo più diretto per contattarmi.
One thought on “Intervista a Gabriele Gobbo di FvgTech”