Tutti abbiamo, a meno che non si sia nati con la camicia, incontrato nella vita dei fallimenti.
I fallimenti fanno crescere, e anche se non arrivo ad elogiarli fino alla cultura del fallimento, ne comprendo il valore.
20 anni fa, 20 anni e un giorno fa per essere precisi, davo alla luce il mio browser game: Wardrome
Era un po’ prima del 2002: PHP imperava come linguaggio di programmazione.
Trovai un gioco che mi affascinò, si chiamava Solar Empire ed era brutto è pieno di bug, non scalabile, giocabile da un piccolo gruppo di persone.
Proposi all’autore della versione italiana di collaborare ma lui rifiutò. Provai a partire da una versione inglese, di cui si trovavano i sorgenti. La installai perfino. Era impraticabile lavorarci.
Riscrissi in qualche notte un gioco uguale, ma con un po’ di grafica (parliamo essenzialmente di pagine html testuali), un codice migliore, un’idea simile ma più scalabile, giocabile da centinaia di player, con un territorio esplorabile più grande e regole diverse.
Dopo un periodo di sperimentazione con pochi amici nacque Wardrome: il primo browsergame italiano.
Ebbe un modesto successo, raggiunse decine di migliaia di utenti, fu tradotto e giocato in un gran numero di lingue.
Il momento era maturo per il business dei browsergame ma non in Italia.
Non trovammo finanziatori né distributori.
Nel frattempo in Germania Gameforge creò Ogame.
Era un prodotto peggiore di Wardrome, ma aveva dalla sua una maggiore semplicità di gioco, pubblicità e budget. Tanto budget che qui tardava ad arrivare.
Mentre Wardrome campava con i modesti incassi di un account premium introdotto tardivamente, ogame imperava con incassi a sei zeri.
La mia creatura rimase giocata da pochi, al limite dell’abandonware fino a due anni fa circa, quando il debito tecnico fece morire completamente il vecchio codice.
Un fallimento quindi, ma che mi insegnò parecchie meccaniche allora a me sconosciute, sul web, sul business, sulla scalabilità, sulla localizzazione, sulla gestione di una community di utenti.
Gli errori che ho commesso in quel periodo sono stati tantissimi. L’ignoranza su questioni non banali come il marketing e la gestione d’impresa tante.
Gestire una Web-Agency o uno studio multimediale, è cosa assai diversa.
In un certo senso ho fatto Startup in quel periodo, senza saperla fare, a mia giustificazione le Startup ancora non esistevano, perlomeno qui.
Ho però messo in pratica decine di algoritmi, creato ottimizzazioni folli, sperimentato il nascente html5, fatta una serie di “micro-frontend” quando non esistevano né si immaginavano, usato ajax intensivamente, tutto in vanillaJs.
Ho fatto delle amicizie in quel periodo che resteranno per sempre.
Grazie Wardrome, sono quello che sono grazie anche a te.
One thought on “Compleanno di un fallimento”