Quando un progetto giunge al termine, la consulenza è andata in porto, l’analisi del software ha dimostrato la fattibilità e i costi, il team di sviluppo ha operato bene, la release è stata consegnata, il team aziendale interno ha ricevuto il passaggio di consegne, vi verrà la tentazione di continuare ad interessarvi del progetto, anche se nessuno vi interpella a riguardo: non fatelo!
Il progetto ormai è un figlio maggiorenne che ha preso la sua strada nel mondo: non avrà si spera bisogno di voi per sopravvivere e prosperare.
Tenere nella mente il progetto precedente di consulenza potrebbe distrarvi dai prossimi doveri, che saranno come al solito molto impegnativi.
Io in genere creo un pacchetto di tutti i file che riguardano il progetto: mail, appunti, storia dei calendari, report dei SAL, analisi, planning, costi, qualsiasi cosa e poi lo salvo su git.
Dopo rimuovo ogni cosa dai dispositivi: è una specie di rituale di purificazione in vista della nuova avventura.
Serve anche dal punto di vista legale: il lavoro è concluso, con esso probabilmente il trattamento, meglio tenere eventuali dati dei clienti in un solo posto sicuro.
Ricordatevi inoltre di farvi levare tutti gli accessi ai servizi del cliente, come per esempio accesso ai repository del software, slack, etc.
Potrà capitarvi di riprendere il progetto in futuro e di dover scaricare di nuovo tutto: non sarà una perdita di tempo, primo perché avrete salvato tutto ordinatamente, secondo perché conservare i file sull’hard disk rappresenta una specie di profezia autoavverante e vi farebbe sentire in colpa.
Oltretutto lo spazio sui dispositivi e sul cloud non è infinito e potrebbe servirvi.
Insomma, quanto un progetto è finito, chiudete tutto ed andate via: senza voltarvi indietro.