Una delle caratteristiche che mi ha sempre contraddistinto, e che nel mio lavoro è immensamente utile, è la testardaggine.
Spesso capita nel lavoro IT di bloccarsi su qualcosa che non riusciamo a comprendere, si legge la documentazione, si fa tutto come spiegato, ma quello che vogliamo non succede.
Si riprova, si legge meglio, e niente, non succede.
Si insiste ancora e niente, non succede.
Una persona comune dopo trenta tentativi, per fare un esempio, smetterà, cercherà qualcun altro che sappia fare la cosa e che possa farla al posto suo. Demorderà.
Un programmatore no, insisterà finché non avrà compreso i più nascosti meccanismi di ciò che sta provando a fare, finché non arriverà un’illuminazione, qualcosa che lo porterà a risolvere la situazione.
Ed avrà imparato moltissimo da tutto questo.
A volte però la logica ci deve imporre una pausa: dormirci sopra spesso porta all’illuminazione, ad una strategia diversa, ad una soluzione non ipotizzata prima.
Quando risolvete un problema del genere, non tenetevi la cosa per voi: documentatelo e diffondete la cultura che tutti contribuiscono a creare.
Il nostro lavoro era molto più arido e difficile prima di internet, e anche se scherziamo sui developer schiavi di Stack Overflow o di Codepilot, questa cultura è quella che rende la nostra professione trasmissibile: ogni esperienza può essere tramandata.
Ricordate inoltre che spesso questi incubi da sviluppo dipendono dalla documentazione che ha tralasciato un dettaglio: cercate di evitare di commettere gli stessi errori quando ne scrivete una.
Ogni dettaglio che vi pare evidente, scrivetelo, a qualcuno potrebbe non sembrare così ovvio.
E rimanete testardi, mi raccomando.