Le “tradizioni” in azienda sono le tossicità più difficili da rimuovere.
In consulenza, la frase a titolo di questo articolo, deve essere un segnale d’allarme e fare agire immediatamente.
Occorre chiarire con il cliente che il processo di innovazione difficilmente lascerà tutto com’è: difficilmente non sarà inizialmente doloroso per qualcuno.
D’altronde occorre anche lavorare perché l’impatto dell’innovazione non demolisca completamente dei processi se non è necessario.
Il primo discorso da fare per introdurre un’innovazione, è che i processi non sono mai dogmi, niente è scolpito nella pietra, e, benché si farà di tutto per non sconvolgere qualsiasi cosa e costringere l’azienda a lunghe transizioni, bisognerà modificare con grande probabilità processi considerati intoccabili.
Usare la logica sarà necessario: non è detto che una lavagna o un procedimento che prevede la carta debba essere digitalizzato per forza: l’innovazione si fa migliorando i processi, non peggiorandoli per metterci un computer in mezzo ad ogni costo.
Un esempio classico è la proposta di svolgere le elezioni digitalmente: il voto elettronico è una cosa molto seria, non riguarda un’assemblea di condominio. Il voto deve essere segreto, non soggetto a possibili data breach, non deve essere possibile esercitarlo in un ambiente in cui sia possibile una coercizione di qualsiasi tipo, deve essere estremamente difficile falsificarlo. Tutte caratteristiche che il processo piuttosto antico che ancora utilizziamo per votare, ha affinato con gli anni.
La digitalizzazione della fatturazione, è invece un esempio buono di innovazione, si risparmia carta, si evitano smarrimenti e informazioni errate, sveltisce la ricezione e l’evasione delle stesse, mantiene una traccia digitale del procedimento.
Fioccano ora le proposte di digitalizzazione dei documenti d’identità e delle licenze di guida. Cose senz’altro fattibili come aggiunta ai documenti cartacei, perché i dispositivi digitali possono avere malfunzionamenti, assenza di segnale, facilità di falsificazione, necessità di dispositivi per il controllo degli stessi da parte degli ufficiali preposti. Non dico che non sia una innovazione da fare, ma al momento è sulla via dell’Ufficio complicazione affari semplici, e non fornisce un reale ed immediato beneficio alle parti. Ne ho parlato un po’ su Smartphone obbligatorio per legge
Quindi come vediamo, l’innovazione in azienda non è semplice nemmeno quando l’azienda è lo stato, ed ha a disposizione fior fior di esperti e consulenti.
Prendiamo quindi sempre le obiezioni dei clienti sui loro processi e sui loro “si è sempre fatto così” senza demonizzarli ad ogni costo: mettiamoci nei loro panni, sentiamo le loro ragioni, cerchiamo il modo di innovare che dia realmente vantaggi e che comporti il minor disagio iniziale possibile.
Stiamo in pratica dalla parte del cliente: ci paga per stare in squadra con lui, non in quella della digitalizzazione disumana e della rivoluzione di processi che funzionano ad ogni costo.