L’Intelligenza Artificiale sta conquistando tutti gli ambiti in cui ci sono molti dati da elaborare: la musica è fra questi, che ci piaccia o no che la tecnologia si butti nell’ambito artistico, da sempre dedicato ai talenti più preziosi dell’essere umano.
L’AI si misura in vari ambiti musicali, dalla composizione, sia di musica che di testi, nell’improvvisazione e nell’accompagnamento.
La possibilità di avere come dataset tutta la musica prodotta in tutti i tempi è esaltante, ma come tutte le attività umane ci porteremo dietro tutti i bias dei testi e perfino degli stili musicali: non avremo mai una musica davvero innovativa così, a mio parere.
Nella composizione ho trovato interessante AIVA che si descrive così nel sito di riferimento: AIVA.AI
Potete provarlo gratuitamente, c’è un piano “Free forever” e se siete così pigri da non provarlo direttamente c’è un sample di quello che può fare qui: Playlist “Creato con AIVA” la incorporo per quelli estremamente pigri:
Per la sezione “improvvisazione” ma credo sia analoga all’accompagnamento vi invito a vedere (e sentire) un google experiment dal nome DUET: Google Experiments: DUET
Voi che suonate qualche strumento potete discutere di quanto questi inizi siano insufficienti o meno, fatemi sapere.
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