Oggi ho avuto una discussione interessante in un post sui social riguardo alla capacità di un robot di mostrare espressioni complesse.
Interessante finché il mio interlocutore non mi ha accusato di abilismo perché ho sostenuto che i dataset emozionali sono “standard” e quindi tendono a codificare le emozioni come quelle dei soggetti statisticamente più presenti.
Lasciando perdere la singolarità dell’accusa, torniamo alla realtà e vediamo il video e qualche idea in merito.
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