Quelli di voi che mi conoscono meglio sanno quanto io sia appassionato di fantascienza.
Riflettendo ieri sulla decadenza di facebook mi è venuto in mente l’impero del sole: in decadenza da secoli, destinato a crollare portando fame e povertà nella galassia, con la Fondazione come unica salvezza per la storia dell’umanità.
Nel nostro piccolo dovremmo lavorare per creare un ambiente accogliente, fuori dai riflettori dei social mainstream, in cui ricostruire un social network possibile.
Per farlo dovremmo, seguendo la falsa riga del romanzo, portare con noi l’enciclopedia galattica: raccogliere tutto ciò che abbiamo imparato in questo decennio di social deviati, e costruirci sopra senza ripetere i medesimi errori.
Servirà un ambiente che prediliga la condivisione di argomenti utili, che rifiuti il meccanismo psycho della polarizzazione e dei flames, che consenta di affrontare il social professionalmente con la pubblicità, ma con un modello di business lontano dalla dipendenza da essa.
L’ambiente dovrà essere sicuro, evitare ghettizzazioni, essere inclusivo.
Un posto dove le persone possano crescere e non regredire, come invece purtroppo accade. Internet e il WWW dovrebbero essere un posto migliore di così.
Ne La disillusione del World Wide Web ho affrontato l’argomento, ma mi rendo conto di non aver mai cercato soluzioni.
Soluzioni beninteso che non ho: vogliamo cercarle assieme? Magari instaurando la nostra Fondazione da qualche parte, lontano.