Domani inizia la tradizionale kermesse della musica italiana, con 34 artisti tutti in carne ed ossa.
Sarà per sempre così o è plausibile che in un prossimo futuro partecipino degli artisti totalmente digitali?
Ho già parlato di AI e Musica in passato ed anche di AI generative e cinema: l’unione di queste tecnologie potranno presto portare a cantanti totalmente virtuali e perfino sintetici, basati sulla robotica dei Geminoidi.
Abbiamo già una intera generazione di Influencer virtuali, che riscuotono enorme successo. Persone che non esistono e sono seguite e famose: perché i cantanti ne sarebbero esenti?
Per le major sarebbero perfetti: non pagati, mai stanchi, mai in crisi.
Non invecchieranno mai, la loro voce sarà sempre perfetta, potranno perfino migliorare ed evolvere con la tecnologia.
Piaceranno? Qualcuno direbbe che non si immedesimerà in un cantante non umano e altre cretinate dette per la fretta.
Certo che ci piaceranno.
Saranno la somma di tutti i nostri desideri in fatto di musica del genere che ci piace.
Saranno un nostro sogno diventato realtà. Avranno dalla loro l’immensa mole di dati di tutta la musica di sempre; di tutti i cantanti e musicisti di sempre.
Ogni dettaglio della loro fisionomia, del portamento, della voce anche dialettica, sarà fatto per piacere e migliorerà ogni giorno con i nuovi dati raccolti.
Potranno gli artisti reali reggere una simile concorrenza? Delle persone vere, con difetti vari, voci imperfette, stanchezza, vizi, malattie, credo politico e religioso, idee proprie?
Io spero di sì: ho ancora fiducia nel genere umano e nell’evoluzionismo.
Forse la cosa potrebbe addirittura giovare.
Certo una simile concorrenza obbligherà gli artisti ad elevare i propri standard fino a raggiungere quelle dei sintetici.
Se riusciranno sarà fantastico.