Salve, sono Ricardo e scrivo sul mio blog da 90 giorni di fila.
In coro: “Ciao Ricardo”.
La vita è fatta anche di abitudini, alcune naturali, altre che vanno create. La routine di scrivere sul blog non è stata naturale per me: mi ci sono costretto a forza. Volevo qualcosa di fermo nella mia vita un po’ caotica. Qualcosa di certo. Un porto sicuro.
Ho provato tante volte a scrivere su dei blog, e molto spesso ho rinunciato dopo poco tempo. Perfino questo blog è iniziato due anni fa, con le migliori intenzioni, e poi ha visto post sempre più rarefatti.
Poco tempo fa la mia vita è cambiata di nuovo: ho deciso di intraprendere un fantastico nuovo viaggio lavorativo in AlgoJob srl, lasciando la mia creatura Userbot a camminare da sola, senza rotelline.
Questo cambiamento di lavoro mi ha portato maggior serenità personale, e maggior spirito per scrivere.
O almeno questo accade da 90 giorni.
In questi tre mesi mi avete letto in tanti, relativamente alle mie aspettative almeno.
Gli articoli più letti sono di vario tipo: compatibilmente con i miei molteplici interessi. Questo blog è di “nicchie”, non di una soltanto.
Il più letto parla di lavoro, di south working, di come mi sono organizzato, si intitola “Il mio ufficio pesa 5Kg.” Non so perché vi sia piaciuto, parla di esperienze alquanto banali.
Il secondo è “Tanto tu ci metti cinque minuti” una critica al pressappochismo con cui la gente prende i lavori digitali in generale.
Il terzo è “Intelligenza artificiale e salute” un articolo divulgativo su una delle mie grandi passioni.
Argomenti tutti abbastanza diversi, che non mi danno quindi motivo di smettere di scrivere in modo così multidisciplinare.
Grazie a quei migliaia di lettori che si sono spesi finora per leggere qualcuno dei miei articoli.