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Realtà aumentata

Mi è piaciuto il concept di copertina, di un possibile modello di Apple Glasses.

Si rumoreggia sulla loro nascita da quando Google presentò i suoi, un fallimento al pubblico, anche se ancora utilizzati in ambito industriale.

La versione Apple dovrebbe proiettare le immagini sul vetro anziché infilzarle dentro all’occhio del povero utente, costringendolo allo strabismo, come i summenzionati Google Glasses.

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Robonaut machines dexterous humanoid 39644

I developer non saranno mai sostituiti da macchine.

Il postulato sopra è una specie di dogma degli sviluppatori: siamo convinti di essere i portatori della sacra parola del codice, e di essere pertanto insostituibili: ma è davvero così?

Nella preistoria, il 28 Novembre 2016, scrivevo su facebook:

Consultando migliaia di commenti sull’Intelligenza Artificiale prossima ventura, noto un atteggiamento di “intoccabilità” dei colleghi developer, sicuri al 100% di essere loro i fautori del futuro prossimo venturo e di essere indispensabili: “una macchina non ci può sostituire” pensano.
A me non sembra così inaudito che una AI riesca a programmare un computer da sola, anzi si tratta in pratica di un dialogo tra componenti della stessa specie: potrebbe in un certo senso essere una cosa complessa ma naturale, come per noi è imparare a camminare o a allacciarci le scarpe.
Non solo: proprio per questa maggior facilità di comprensione le AI potrebbero creare codice migliore di quello umano e in linguaggi che agli esseri umani saranno incomprensibili: sarà difficile anche capire l’onestà degli intenti.
Voi che ne pensate? Meglio iniziare a curare anche il proprio orto?

Ricardo Antonio Piana, Post su facebook, 2016
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