In ogni team di lavoro ci sono persone più efficienti di altre, sulle quali si tende a riporre di conseguenza, maggiori aspettative.
Questo atteggiamento pare naturale, ma si tratta di un grave errore.
La persona efficiente riesce ad essere più rapida, più organizzata nel lavoro, è vero. Ma lo scopo di averla nel team è semmai che trasferisca queste sue Soft Skills agli altri.
Invece si segue sempre una straordinaria e distruttiva lista:
1. Lavora veloce, aumentiamogli il carico di lavoro: così rende di più.
2. Farlo lavorare di più non basta: diamogli più compiti diversi da quelli che fa, tanto lui ce la fa, è efficiente.
3. Non diamogli benefit o migliori compensi: non li ha chiesti.
4. Niente carriera: se lo spostiamo a fare il manager ne servono 4 al suo posto.
E così il nostro efficiente elemento sarà presto esausto, stanco, inizierà a perdere qualche colpo, cominceranno i “non lavora più come prima” e lo si emarginerà.
Certo che bisogna, ma occorre trovare il team e il management in grado di apprezzarlo, di evitarne lo sfruttamento parassitario, di riconoscere i meriti e promuovere la carriera che meritate per l’efficienza che portate come grande valore in azienda.
Se vedete che nella vostra azienda applicano per voi i quattro punti sopra descritti, scappate.
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