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Il mare

Sono nato in Sardegna: il mare è sempre stato una costante nella mia vita.

Ora vivo in Sicilia: inutile dire che il mare è sempre presente, anche se qui accompagnato dall’Etna.

Spesso vengo preso dall’inquietudine. Non ho raggiunto i miei obiettivi, non ho fatto abbastanza, anche se le mie board sono sempre tutte verdi e ogni task ha un check di spunta.

Il fatto è che vorrei che il mondo avesse la velocità dei miei pensieri. Purtroppo non è così: avrei voluto il metaverso quanto ero adolescente e giocavo a Eidolon della LucasFilm Games.

Un gioco 3D frattale del 1985. The Eidolon. Da ricordare anche “Rescue on Fractalus”

Purtroppo non c’era internet, le reti locali viaggiavano su doppino telefonico e costavano tantissimo.

Oggi metaversi ce ne sono vari, tutti deludenti e simili a Second Life: possiamo fare di meglio.

Ho scritto varie cose sull’argomento: Metaverso in realtà aumentata, Sogni e metaverso, Il metafediverso, Un metaverso libero e distribuito e altri.

In vari discorsi mi sono sempre più convinto che il metaverso per adesso, è meglio che sia in Realtà Aumentata.

La realtà virtuale manca di troppi sensi per essere immersiva abbastanza.

Vorrei i cinque sensi, le interfacce neurali, i robot positronici: vorrei andare su Marte col teletrasporto.

Non vedrò nulla di queste cose nei prossimi decenni di vita.

È questo che mi inquieta. Non c’è tempo abbastanza. Voglio meraviglie subito.

E quando questa inquietudine mi opprime e mi travalica, non resta che andare al mare: ed è subito serenità.

One thought on “Il mare

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