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Liberare l’uomo dal lavoro

Ultimamente il solito copione viene ripetuto, sempre con le stesse battute, dal VIP di turno: i giovani non hanno voglia di lavorare.

Il lavoro è una schiavitù moderna: ore della propria vita in cambio di denaro.

Sarò brutale: ognuno dovrebbe poter lavorare e guadagnare per le proprie passioni, io ho avuto per gran parte della mia vita questa fortuna, e non per lo stipendio.

La robotica è la tecnologia che meglio può aiutarci a liberare l’umanità dai lavori che non vuole più fare: il lavoro dei robot produrrà ricchezza non legata alle persone, che dovrà essere redistribuita equamente.

Tutti avranno così la possibilità di evolvere come persone, di studiare e migliorare, di fare onore alla specie umana.

I lavori più pericolosi dovrebbero essere i primi ad essere interessati al cambiamento, ci sono troppi morti sul lavoro ogni giorno.

Servono però dei robot che imparino per imitazione e che siano duttili alla stregua di un essere umano: Elon, dov’è il tuo robot? Servirebbe.

Siamo ormai molto vicini ad ottenere tecnologie simili, ma ottenerle da sole non cambierà nulla. Occorre cambiare con esse come abilitatori l’intera società umana.

L’umanità intera sarà capace di rendersene conto? O proseguiremo verso l’annientamento dei nostri simili, del nostro pianeta, in nome di un capitalismo che dovrebbe farci vivere meglio ed invece, ci sta distruggendo.

Dovremmo unirci e lavorare con passione, per un mondo nuovo.

Stipendiati.

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