In ogni startup informatica con risvolti tecnologici, si trova naturale delegare la comunicazione al marketing: è lì apposta per farlo e non ci si vede niente di male.
Il problema che sorge è che le tecnologie dietro a questo genere di azienda, su cui l’azienda stessa si fonda, sono tutt’altro che banali.
Il marketing ragiona in “less is more”. Si spiega una “tech pill” all’utente sperando che venga in piattaforma. Tutto si riduce al processo di prevendita, una informazione su una tecnologia complessa viene per forza di cose banalizzata e spiegata nei pochi secondi di attenzione.
Tutto giusto fin qui, ma c’è il rischio che la tecnologia premiante dell’azienda, sia svalutata nella comunicazione. Vendere Intelligenza Artificiale o pomodori, paradossalmente, è uguale.
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