Oggi ci siamo svegliati con la vista di una brusca caduta, che non sarà la fine., ma è il sintomo di un crollo annunciato.
La decadenza continua del social network che una volta era il più grande del mondo e sembrava essere destinato ad imperare a lungo, è da tempo nota.
Ho già scritto in merito alcune considerazioni su Cade a pezzi, tempo fa, e ho posto dei dubbi sulla possibilità che meta abbia di gestire degnamente un metaverso in Il metaverso va bene: ma non con meta.
Ora intendiamoci: vedremo meta sulla cresta dell’onda ancora a lungo, ci sarà sicuramente un rimbalzo speculativo, non chiuderà presto.
Ma l’idea di meta di chiudere il metaverso in un recinto è inattuabile, un metaverso potrà essere soltanto Un metaverso libero e distribuito e difeso da delle regole etiche comuni come ho accennato in Etica del metaverso. Tutte caratteristiche lontane dallo spirito monopolista di Zuckerberg.
Il crollo recente non sarà l’ultimo e l’impero non potrà che avviarsi verso un declino inesorabile, oppure stupirci con un crollo improvviso.
I concorrenti sul fronte social hanno ormai tracciato una via, con le preferenze dei giovani, e il metaverso tanto decantato da meta appare una scommessa difficile da vincere.
Il metaverso necessita come struttura di essere un insieme di tanti grandi e piccoli player che dovranno collaborare e integrarsi tra di loro.
Meta non è quel genere di azienda, non saprà adattarsi al cambiamento.
Il sistema necessario a far fiorire un metaverso non è ancora nato, ma necessiterà di piccoli e veloci player del mercato, di startup che innovino l’idea, di grandi aziende che forniscano le infrastrutture per farla girare, ma se dovessi scommettere sui grandi attuali, punterei il dito fuori dal mondo social, verso i grandi cloud come Amazon, Microsoft, Google.
Non dimentichiamo le importantissime acquisizioni di Microsoft nei videogame: potrebbe approfittarne per diventare un importantissimo provider di servizi per i metaversi prossimi venturi.
Perfino sull’hardware, dove ha un importante pattuglia con Oculus, meta rischia di perdere terreno molto rapidamente: i grossi player dell’hardware come Apple, Oppo, Samsung, si stanno muovendo con forza.
Sarà un periodo molto interessante da vivere e ne vedremo delle belle.
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