Quando un nuovo componente si sta integrando nel team, difficilmente parlerà con i colleghi e con il team leader per dire cosa trova giusto e sbagliato.
Spetta quindi a chi sta in azienda da più tempo, farsi avanti e cercare di fare le domande giuste.
Generalmente inizio a fare domande semplici:
- Come va l’onboarding?
- Il nostro Stack ti è familiare, stai studiando molto?
- Come posso aiutarti?
- Che ne pensi del prodotto che stiamo realizzando?
- Come pensi andrà sul mercato?
- Hai già dei miglioramenti in mente?
Lavoro quasi sempre con componenti del team in remote working, occorre instaurare un rapporto, non sempre è facile all’inizio.
- Con che strumenti lavori?
- Sono sufficienti?
- Hai un tuo spazio per lavorare? Io ho sempre un gatto sulla tastiera.
- La famiglia è contenta di averti sempre tra i piedi? Io ogni tanto lavoro al parco o in coworking.
Se, ed è un grande se, si è iniziato ad avere un rapporto, iniziamo a conoscerci meglio.
- Come vedi il tuo futuro, ti sei già fatto un’idea?
- Ti trovi bene con i colleghi?
- Cosa non va? Dai non può andare tutto bene.
- Come lo miglioreresti?
Decidiamo qualcosa insieme per l’azienda.
- Hai visto che abbiamo un piano di formazione? Che ne pensi? Su cosa saresti interessato a formarti?
- Il venerdì pomeriggio facciamo gli hackaton interni, hai idee per il prossimo?
- Hai mai fatto ritiri aziendali? Ne stiamo organizzando uno. Hai in mente qualcosa da proporre?
- Andiamo all’evento x il mese prossimo: vieni con noi? Che speech ti interessano?
Tutto questo va ripetuto in modo sempre più informale con tutti i componenti del team, ma andando avanti con la conoscenza verrà tutto da solo, i nuovi vanno curati con maggiore attenzione.
Se sarete sinceri e empatici l’azienda ne gioverà.
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