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Occhiali del desiderio

Fantasticando su AR/VR ho pensato agli occhiali che vorrei, che forse sono anche possibili e senza troppa fantascienza.

Prima cosa, necessaria per me, devono essere leggeri e di semplice vestibilità.

Sono disposto a qualche rinuncia: niente stanghette e un’aderenza al volto simile a quella degli occhiali da nuoto.

L’idea è di contenere la luce in ingresso alle sole lenti: questo aumenterà il contrasto in modalità AR.

Nella fascia è possibile anche alloggiare gli auricolari e quanto serve per comunicare.

Davanti alla lente vorrei un ulteriore filtro lcd in grado di rendere i vetri completamente opachi.

Questo consentirebbe di passare da AR a VR via software su richiesta: potremo così tuffarci dalla realtà nel metaverso e viceversa con grande semplicità e con soltanto un device.

L’hardware di bordo necessiterà di grande miniaturizzazione e sarà complesso.

Servono infatti varie fotocamere, i due proiettori sulle lenti e una connettività veloce, uno storage locale e un processore a minimo consumo e in grado di gestire tutto l’hardware, l’os, l’interfaccia etc.

Inutile dire che Apple sembra la miglior candidata a realizzare un device così.

Chi mi segue sa che sogno questi dispositivi da tempo, ne ho scritto già in Gli occhiali della saggezza e ho seguito varie notizie di AR in Oppo Air Glass e Lenti a contatto e realtà aumentata.

Un dispositivo come quello sognato in questo articolo lo acquisterei immediatamente e senza fare questioni sul prezzo.

Pensateci: gli occhiali da vista, e da sole, il device AR e VR, lo smartphone in un unico dispositivo: anche se costasse come la somma dei quattro, lo trovereste eccessivo?

E quali incredibili applicazioni potrebbe avere un device così? Tante che non basta la fantasia.

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